Carissimi amici,
posso solo dire che sono commosso per la solidarietà che avete voluto affidare a centinaia e centinaia di messaggi, telefonate e post, è una grande energia per mitigare l’angoscia che provo e che tutti proviamo.
In questo strano momento in cui sono costretto ad una specie di arresto domiciliare (questo di fatto è l’isolamento) ho il tempo per fare alcune considerazioni.
Penso alla mia attività quotidiana, penso al Pronto Soccorso di Casa Sollievo della Sofferenza, la mia seconda famiglia.
L’anno scorso abbiamo accolto circa 52.000 persone, numeri da grande città, uno dei tanti miracoli di Padre Pio.
Tante persone alla ricerca di una risposta di salute in un territorio difficile, aspro e diciamocelo, anche carente di servizi.
I miei ragazzi ci hanno sempre dato dentro, soprattutto col cuore, qualcuno purtroppo non c’è più (penso a Costanzo Cascavilla grande medico che ci ha lasciato prematuramente alcuni mesi fa’).
Questa brutta storia del covid 19 ha modificato la nostra vita quotidiana.
Dai 140 accessi quotidiani in Pronto Soccorso giornalieri siamo ai 45-50 attuali.
Grazie perchè con tanto senso civico avete compreso che non è il momento di intasare il PS .
Grazie perché ci state permettendo di lavorare in prima linea con attenzione soprattutto sui pazienti coinvolti nell’emergenza corona virus.
Grazie per aver deciso di posticipare la risposta alle vostre sofferenze quotidiane.
A breve tutto si risolverà per il meglio, potrò riabbracciare tutte le persone care, potrò stringere i miei nipotini, il mio futuro e così sarà per voi tutti.
Nel frattempo, visto che la mia giornata (lo stato di salute attualmente me lo consente) è libera da grossolani impegni (solo contatti telefonici e mail con ospedale per direttive e coordinamento), se può essere utile metto a disposizione il mio n° telefonico 3351279375 e
mail g.dipumpo@operapadrepio.it ,
a disposizione per un consiglio o anche solo per due chiacchere che fanno sempre bene.
Siamo più forti noi.
Peppe Di Pumpo