Lettera aperta ai cittadini di Rodi Garganico
Cari concittadini,
pervengono richieste di sospensione di pagamento dei tributi comunali da parte di alcuni contribuenti, che motivano questa loro sollecitazione sulla base della crisi economica, inedita, in cui è caduto l’intero sistema produttivo nazionale a causa dell’emergenza virale in atto.
Comprendo le preoccupazioni di tutti, le condivido, ma a tutti devo comunicare che, per effetto delle disposizioni contenute nel decreto-legge 17 marzo 2020, n.18, artt.67-68, sono sospesi, per legge, fino al 31 maggio 2020:
– i termini relativi alle attività di liquidazione, controllo, accertamento, riscossione e contenzioso da parte degli uffici degli enti impositori;
– i termini dei versamenti derivanti da cartelle di pagamento emesse dagli agenti della riscossione, nonché dagli avvisi previsti dagli articoli 29 e 30 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 31 luglio 2010, n. 122, con riferimento alle entrate tributarie e non tributarie.
Pertanto, relativamente ai piani di rateizzazione già concessi ai contribuenti che ne hanno fatto richiesta per i tributi pregressi, non pagati, sino al 31.12.2019, i termini scadenti nel periodo 8 marzo-31 maggio 2020 sono sospesi per legge, per cui non c’è bisogno di alcun altro provvedimento sospensivo.
Inutili, dunque, mi sembrano le deliberazioni dei Comuni, più o meno vicini al nostro, che pubblicizzano sui rispettivi siti, per solo spirito emulativo, sospensioni o proroghe fino al 31 maggio, atteso che i benefici sono già compresi in una legge dello Stato, che si applica senza bisogno d’altro.
Voglio, invece, ricordare a tutti che, sempre ai sensi dell’art.68 del decreto-legge n.18/2020, al termine del periodo di sospensione, esiste l’obbligo di pagare in unica soluzione, entro il mese successivo alla proroga (quindi, allo stato, dal 1° giugno 2020), i versamenti sospesi.
Non rientra, in definitiva, nella potestà comunale concedere ulteriori dilazioni di pagamento, oltre a quelle previste per legge, ben sapendo che girano per aria copiose opinioni diverse, infondate in punto di diritto.
Detto questo, voglio anche precisare che l’amministrazione è molto sensibile alle difficoltà dei cittadini e delle imprese, soprattutto in questo particolare momento storico, dominato da una profonda crisi dei mercati; ma questo momento vale anche per il Comune, che dovrà, da parte sua, fronteggiare nei prossimi mesi gli obblighi contrattuali per la continuità dei servizi pubblici essenziali, senza disporre della necessaria liquidità, compromessa dalla ritardata riscossione delle entrate proprie (si pensi alla gestione, in emergenza virale, dei rifiuti e dei servizi di igiene urbana).
Consapevole, però, del bisogno generalizzato, l’amministrazione, per l’annualità 2020, non ha ancora emesso le cartelle di pagamento delle entrate tributarie e non, ragione per cui, i termini di versamento, per la stessa annualità, sono di fatto differiti, per tutti, a ben oltre il 31 maggio p.v., la qual cosa concorrerà, in forma indiretta, silente, senza pletorici comunicati, a sopperire alle difficoltà di ogni cittadino e, in particolare, delle imprese a corrente stagionale.
Altro giuridicamente, davvero, non mi è possibile fare, stante il valore stringente delle disposizioni di legge per gli enti in dissesto finanziario, da me non voluto, è bene sottolinearlo, a fronte del quale questa amministrazione, nonostante lo stress finanziario subito, ha dovuto far convergere la maggior parte delle riscossioni avute negli ultimi due anni, superandolo con una tempistica senza precedenti.
Peraltro, le disposizioni agevolative del decreto liquidità varato negli ultimi giorni dal Governo nazionale potrebbero essere declinate dalle piccole e medie imprese, come quelle che compongono l’economia di questa comunità a vocazione turistica prevalente, per soccorrere all’impossibilità di alcuni operatori di rispettare, ad esempio, le scadenze dei piani di rateizzazione loro accordati dall’Ente comunale per il pregresso (tributi 2019 e retro), fornendogli la liquidità necessaria per onorare le obbligazioni in scadenza ed evitare che trascorso il mese di maggio, a legislazione invariata, il mancato adempimento possa determinare sanzioni finora azzerate e interessi sull’intero insoluto.
I prestiti infatti saranno erogati in modo “celere, spedito, sicuro” attraverso i normali canali finanziari, e l’operatore del benefit potrà trarre vantaggio dalla restituzione dilazionata degli stessi, garantiti dallo Stato, piuttosto che fare affidamento su una moratoria – non concedibile – dei tributi comunali.
Da ultimo, voglio ricordare a tutti che questa amministrazione, eletta nella tornata elettorale di giugno 2017, ha dovuto affrontare, in primis, le criticità profonde del dissesto finanziario, adottando i provvedimenti dettati dalla legge del dissesto, stringenti, draconiani, sicuramente impopolari, che hanno, però, consentito di superare, sempre con l’aiuto di tutti, il momento più difficile della storia di questo paese.
Immediatamente a seguire, senza neppure poter tirare un sospiro di sollievo grazie agli equilibri finanziari ritrovati, questa stessa amministrazione ha dovuto incrociare l’emergenza pandemica da Covid-19 con tutte le negatività indotte sulla vita sociale, sulle famiglie, sugli assetti finanziari drammaticamente sconvolti.
In questo quadro impressionante di eventi negativi, pur volendo sinceramente fare di più, da un lato, devo dichiarare la mia impossibilità a farlo, con tutti i vincoli che incombono sulla tenuta finanziaria dell’ente in gestione controllata dal Ministero dell’Interno e dalla Corte dei Conti, mentre, dall’altro lato, sono, paradossalmente, costretto, io stesso, a chiedere aiuto a tutti, semplici cittadini o operatori economici, in termini di rispetto assoluto, solidarietà e comprensione per i bisogni del Comune, bandendo ogni forma di evasione o elusione dei propri doveri civici o di deleterio egoismo.
Solo insieme, potremo farcela.
IL SINDACO
Carmine d’Anelli