SAN SEVERO.
I CARABINIERI DELLA LOCALE COMPAGNIA
ESEGUONO ORDINANZA CAUTELARE PER IL
POSSESSO DI ARMA DA GUERRA.
I Carabinieri della Compagnia di San Severo hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misura cautelare in
carcere nei confronti di un uomo originario di Torremaggiore ritenuto responsabile dei reati di ricettazione,
detenzione di armi da guerra e armi comuni da sparo con relativo munizionamento.
La misura cautelare in esame consegue alla peculiare attività investigativa condotta dai Carabinieri di San Severo,
sotto la direzione e il coordinamento della locale Procura della Repubblica, i quali, nel maggio 2019, intervenuti
su una grave rapina presso un’azienda agricola di San Paolo di Civitate, davano avvio agli accertamenti
investigativi per individuarne gli autori. La visione dei filmati registrati dal sistema di videosorveglianza
dell’azienda agricola confermava la versione dei fatti fornita della persona offesa la quale aveva modo di
raccontare che due persone, con il volto travisato, giunte – presso la sua azienda – a bordo di una Jeep Renegade
bianca condotta da un terzo complice, armate di un fucile e di una pistola, lo aggredivano violentemente,
colpendolo con il calcio della pistola, cagionandogli lesioni giudicate guaribili in giorni 30 s.c. e sottraendogli,
infine, la somma di euro 300 circa. Le successive indagini consentivano il rinvenimento della citata Jeep
Renegade, all’interno della quale veniva rinvenuto materiale utile al travisamento e alla commissione di reati
predatori (maschere in silicone raffiguranti volti umani, guanti e scaldacollo), oltre a due fucili, di cui uno
d’assalto. I militari, inoltre, procedevano a rilevare le impronte digitali e le tracce biologiche presenti in quell’auto
e sulle armi rinvenute. I successivi accertamenti svolti dal R.I.S. di Roma consentivano l’emersione di un profilo
genetico compatibile con quello dell’odierno arrestato sia sul volante che sui vari comandi dell’auto, sul fucile
d’assalto (un mitragliatore Kalashnikov) e sulla carabina rinvenuta. I riscontri ottenuti consentivano di
comprovare la disponibilità delle armi e del mezzo in capo all’indagato senza, tuttavia, riuscire a ricondurre la
responsabilità nella rapina da parte dello stesso. L’arrestato veniva condotto presso la Casa Circondariale di
Foggia. L’ordinanza di custodia cautelare eseguita è stata emessa dal Tribunale di Bari – Terza Sezione Penale.
È doveroso precisare che, al momento, a carico dell’indagato sono stati acquisiti unicamente granitici indizi di
colpevolezza, ritenuti di tale gravità da legittimare l’applicazione della misura cautelare in parola. La sua
posizione è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria e lo stesso non può essere considerato colpevole sino alla eventuale
pronunzia di una sentenza di condanna definitiva.