LE “MANI” DI LORENZO QUINN LASCIANO VIESTE
Dopo otto mesi dal suo arrivo, la monumentale scultura “Building Bridges – Costruendo Ponti” di Lorenzo Quinn viene rimossa da Marina Piccola, a Vieste.
Questo evento segna la fine di un’installazione che ha catturato l’attenzione e il cuore dei visitatori, offrendo un messaggio di connessione e solidarietà.
L’opera, inizialmente prevista solo per l’estate, ha prolungato la sua permanenza grazie al grande successo ottenuto.
LE ORIGINI DELL’OPERA
A soli 21 anni, Lorenzo Quinn prese una decisione che avrebbe plasmato il suo futuro: diventare uno scultore.
Intraprendente e determinato, aveva la certezza che la scultura fosse il veicolo ideale per esprimere la sua energia e la sua originalità artistiche.
Sebbene influenzato dal surrealismo di Dalì, capì che né la pittura né lo stesso movimento surrealista rappresentavano il suo vero spirito creativo.
Fu un incontro con un gallerista a suggerirgli di esplorare la scultura, notando il “volume” presente nella sua pittura.
Così, decise di sfidarsi con una delle forme più complesse da scolpire: le mani.
Da quel momento, la sua carriera nell’arte della scultura prese il via, portandolo verso nuove sfide e successi.
UN NUOVO VIAGGIO PER L’OPERA
Tuttavia, è giunto il momento per le mani di gesso bianco, di lasciare Vieste e intraprendere un nuovo viaggio, per portare il suo messaggio ad altre migliaia di persone, lasciando dietro di sé un ricordo indelebile.
Foto: Giuseppe Quitadamo