Il 23 luglio del 2011 ci lasciava per sempre Amy Winehouse.
Ha esordito nel mondo della musica pubblicando, nel 2003, per l’etichetta discografica Island, l’album Frank, che riscuote un buon successo di pubblico e critica.
Il vero successo arriva nel 2007 con l’uscita del secondo album Back to Black che, trainato da singoli come Rehab, Love Is a Losing Game e l’omonima traccia Back to Black, ha scalato le classifiche mondiali ottenendo un successo che l’ha portata alla vittoria di cinque Grammy Award.
Amy viene trovata senza vita nella sua casa al numero 30 di Camden Square il 23 luglio 2011 alle ore 15:53.
Il personale sanitario delle due ambulanze accorse immediatamente sul posto non può che constatarne il decesso: l’autopsia eseguita il 25 luglio non chiarisce le cause.
Dopo ulteriori esami tossicologici e istologici, il 24 agosto 2011 un portavoce della famiglia rende noto che «Le analisi non hanno rilevato tracce di sostanze stupefacenti, solo tracce di alcol, ma non in misura tale da poter stabilire se e fino a che punto l’alcol abbia influito sulla sua morte»