Amantino MANCINI è il nuovo allenatore del Foggia.
Mancini inizia la carriera in Brasile con la squadra della sua città natale, l’Atlético Mineiro, dove rimane dal 1997 al 2000ricoprendo il ruolo di terzino.
Con la squadra di Belo Horizonte ha esordito nel Campeonato Brasileiro Série A nel 1999 e ha vinto due campionati statali.
Nel 2001 viene ceduto in prestito alla Portuguesa e nel mese di marzo al São Caetano, neopromosso in Série A, con cui raggiunge la finale della Série A 2001, persa contro l’Atlético Paranaense.
L’anno seguente ritorna all’Atlético Mineiro in cui si afferma come miglior marcatore della squadra in campionato con 15 reti realizzate, 2 delle quali nella fase finale a eliminazione diretta. Mancini sfiora in quella stagione il podio della classifica cannonieri del Brasileirao, giungendo quinto alle spalle di Rodrigo Fabri, Luis Fabiano, Dimba e Romario.
L’arrivo in Italia
Notato nel 2003 dal direttore sportivo della Roma Franco Baldini[4] viene acquistato dai giallorossi e ceduto in prestito in Serie B al Venezia per il resto della stagione.
In laguna l’esterno brasiliano non ha grandi possibilità di mettersi in mostra a causa di un rapporto difficile con l’allora allenatoreGianfranco Bellotto per il suo stile di gioco talvolta inutilmente lezioso e persino per il suo peculiare controllo di palla con l’esterno del piede, poco convenzionale in Italia.
A metà stagione, dopo 13 presenze con il Venezia, Mancini rientra alla Roma.
Roma
A Roma il brasiliano ricambia la fiducia datagli da Capello che lo sceglie come uno dei centrocampisti titolari.
In breve tempo Mancini diventa uno dei protagonisti della stagione dei giallorosso, sostituendo egregiamente Cafu, ceduto in estate al Milan. Nella medesima stagione, in occasione del derby contro la Lazio Mancini sale agli onori della cronaca realizzando un gol di tacco che gli vale il soprannome “Il tacco di Dio”.
Anche nella stagione 2004-2005 è titolare alla Roma e nell’estate del 2005 Capello, passato alla Juventus, lo richiede espressamente per rinforzare la squadra torinese.Il trasferimento ai bianconeri però non si concretizza in quanto la società e il neoallenatore Luciano Spalletti lo ritengono pedina fondamentale nello scacchiere giallorosso.
Mancini inizia la stagione 2005-2006segnando nella prima partita di campionatocontro la Reggina, ma successivamente il suo rendimento cala anche a causa di un infortunio. Nella seconda parte della stagione torna a esprimersi su livelli ottimi, riuscendo a reintegrarsi alla perfezione nella formazione della Roma e a segnare 18 gol (12 in Serie A, 3 in Champions League e altrettanti in Coppa Italia), record stagionale personale in Italia. Viene spesso impiegato anche nell’inedito ruolo di centravanti e col tempo diviene una delle colonne portanti del centrocampo romanista e una pedina essenziale del gioco di Spalletti basato sugli inserimenti degli incursori Mancini, Taddei e Perrotta negli spazi aperti dal capitano Francesco Totti.
Nella stagione 2006-2007 vince la Coppa Italia con la maglia giallorossa. In quella stagione, e precisamente il 6 Marzo del 2007, si fa notare anche per un gol segnato negli ottavi di Champions League contro il Lione, finalizzando un’azione di contropiede con una serie di doppi passi in area che mettono a sedere il difensore Réveillère e gli permettono di tirare indisturbato all’incrocio dei pali.Quel gol e quell’impresa in terra francese, portano la Roma tra le otto migliori squadre d’Europa, 23 anni dall’ultima volta.
Il 19 agosto 2007 vince la Supercoppa italianaai danni dell’Inter di Roberto Mancini. nella stagione 2007-2008, disputa 46 presenze totali e 13 gol (8 in Serie A, 2 in Champions League e 3 in Coppa Italia), risultando tra i giocatori più impiegati dal tecnico toscano.
Inter
Mancini in azione con l’Inter
Il 15 luglio 2008 l’Inter ufficializza l’acquisto del giocatore dalla Roma per 13 milioni di euro più un compenso massimo di 1,5 milioni di euro correlato alle prestazioni del giocatore,che firma con i nerazzurri con un contratto quadriennale da 3,5 milioni di euroall’anno. Lo stesso giorno viene presentato alla stampa.
L’esterno brasiliano segna la prima rete in maglia nerazzurra il 16 settembre 2008 nella trasferta di Atene in Champions League contro il Panathinaikos, partita terminata 2-0 per i nerazzurri. Nel prosieguo della stagione 2008-2009, però, complice anche il cambio di modulo deciso da Mourinho, non riesce a trovare la continuità, venendo spesso relegato in panchina o in tribuna.
Mancini decide di restare all’Inter anche per la stagione seguente per giocarsi un posto da titolare, ma a metà stagione, poco impiegato da Mourinho, viene ceduto in prestito al Milandurante la sessione invernale di calciomercato.
Milan
Mancini con la maglia del Milan
Il 1º febbraio 2010 viene ceduto in prestito con diritto di riscatto della comproprietà al Milan, con cui può militare solamente in campionato avendo già disputato con i nerazzurri la partita di Champions LeagueRubin Kazan-Inter.
Esordisce con la maglia del Milan il 7 febbraio 2010 contro il Bologna. Il 23 giugno 2010 il Milan non riscatta il giocatore che ritorna all’Inter.
Ritorno all’Inter e in Brasile
Dopo aver disputato solo due partite ufficiali nella stagione 2010-2011 con la maglia dell’Inter, il 12 gennaio 2011 viene ceduto a titolo definitivo all’Atletico Mineiro, club del campionato brasiliano, tornando quindi 8 anni dopo nella squadra che lo aveva lanciato.Segna il primo gol nella sua seconda avventura a Belo Horizonte il 7 aprile 2011 nella vittoria per 7-1 contro l’America-TO nel Campionato Mineiro. Conclude la stagione 2011 con all’attivo 31 presenze e 3 reti tra Campionato Mineiro, Série A, Coppa del Brasile e Coppa Sudamericana.
Nel 2012 vince il Campionato Mineiro, durante il quale disputa 14 partite segnando 3 gol.
Il 21 giugno 2012 passa al Bahia, con cui firma un contratto fino alla fine dell’anno.[26]Esordisce 3 giorni più tardi, il 24 giugno seguente, nella partita di campionatopareggiata 0-0 in casa del Figueirense Mette a segno il suo primo gol con la maglia della squadra brasiliana il 22 luglio 2012, in occasione della partita casalinga contro il Coritiba terminata sul punteggio di 2-2.[28]Totalizza 16 presenze con il Bahia di cui 15 nel campionato nazionale e una nella Coppa Sudamericana.
Alla fine del 2012 torna all’Atlético Mineiro ma non viene mai impiegato e rescinde il contratto che lo legava alla squadra di Belo Horizonte nell’aprile 2013.[29] Nel novembre del 2013 viene ingaggiato per la stagione successiva dal Villa Nova, squadra della Série D brasiliana
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