VICO DEL GARGANO – Sul petto portano i detti del loro dialetto. Sono i bambini, le donne e gli uomini di Vico del Gargano, uno de “I Borghi più belli d’Italia”, il paese tra due cieli, tra i rilievi e il verde della Foresta Umbra e l’azzurro del mare di San Menaio e Calenella. L’estate 2019 sta vedendo impazzare una moda, quella di indossare le t-shirt promosse da GiuEle 2.0, un negozio di abbigliamento che ha deciso di mettere sulle magliette i detti della tradizione vichese, rigorosamente in dialetto. “So d Vic e n’n m fric”, che poi si pronuncia “So d Voic e nun m froic”, è la maglietta-bandiera. “Sono di Vico e non mi freghi”, infatti, è forse il detto più conosciuto anche da chi di Vico non è, ma conosce il paese perché lo frequenta e vi soggiorna d’estate. Vico del Gargano, infatti, grazie al suo borgo ricco di storia e bellezza, e alla sua meravigliosa costa caratterizzata dalle spiagge di San Menaio e Calenella, è una delle località turistiche più interessanti della provincia di Foggia. Per “cappello”, poi, ha il vento e gli alberi maestosi della Foresta Umbra. L’operazione t-shirt è giocosa, goliardica, e ha dato vita a una sorta di gara a ripescare i detti proverbiali, le frasi ricorrenti, i “motti” della tradizione vichese che ancora fanno parte del linguaggio di tutti i giorni. Chi indossa la maglietta, poi, si fa un selfie e lo posta sui social. “A ch s fighj tu?”, “A chi sei figlio tu?”. “Chi jè féss c’ava stà a chès”. Un tormentone estivo, insomma, con tanto di hashtag, che mette insieme tradizione e modernità, linguaggio locale e comunicazione globale ai tempi dei social, luoghi virtuali e due sane risate nelle piazze, quelle vere, dove ci si incontra e si commenta incontrandosi per strada. L’amore per il proprio dialetto nel “paese dell’amore”, devoto a San Valentino, famoso per il Vicolo del Bacio e una serie di prelibatezze gastronomiche come la paposcia, le arance, l’olio extravergine d’oliva e il Limone Femminello il cui sapore non ha eguali, perché nasce dall’incontro tra la roccia della montagna, il vento della foresta e la brezza del mare garganico. Allo stesso modo, anche il dialetto vichese echeggia sapori, sapidità, saggezza e sagacia di contadini e pescatori. Le magliette sono un modo di comunicare. La moda è un modo di comunicare. E proprio Vico del Gargano, assieme a Peschici, quest’anno ospiterà il Gargano Media Festival (leggi qui il programma: LINK), una delle occasioni per andare a visitare il borgo per la prima volta o per tornarci. “Ch c magnèm guje? Cazz, cucucciol e gov”: “Cosa mangiamo oggi?”. La risposta la lasciamo all’immaginazione.
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