Ticket sanitario 2020: i nuovi ticket saranno calcolati in base ai redditi annui percepiti, quindi chi ha di più, paga di più .
Si prevedono cambiamenti al riguardo del pagamento del ticket. Il suo importo sarà adeguato al reddito, quindi pagherà di più chi ha redditi maggiori, mentre non cambierà nulla per chi è esente o ha redditi bassi. Si prevede inoltre anche l’abolizione del superticket. Il Governo che in questi giorni sta lavorando alla manovra, intende rimodulare il piano di pagamento dei ticket sanitari. Alla parola rimodulazione è sempre legata quella degli aumenti, quindi ci saranno aumenti al riguardo che colpiranno soprattutto i ceti medio-alti. Il ticket sarà agganciato al reddito, chi più guadagna più pagherà.
Ticket sanitario: la rimodulazione
Il provvedimento in preparazione farà parte della legge di bilancio 2020 che dovrà avere forma definitiva entro il 20 ottobre.
L’aspetto positivo della manovra, come ha dichiarato il ministro della salute Roberto Speranza è “chi ha meno deve pagare di meno”, promettendo anche l’abolizione del Superticket, che consiste in un pagamento di 10 euro fisso su visite ed esami.
Il lato negativo riguarda, invece, le famiglie con redditi tra i 36 mila ed i 100 mila euro annui, che finiranno nel pagare di più, quindi chi ha di più pagherà anche di più.
Ticket sanitario: come cambia
Il ticket sanitario fin ad oggi era stabilito in base alle prestazioni sanitarie da ricevere. Con la rimodulazione del sistema, invece, saranno calcolati in base al reddito.
Saranno presi in considerazione i redditi del nucleo familiare del soggetto che chiede l’assistenza sanitaria, prevedendo delle soglie che stabiliranno una graduatoria dell’importo dovuto in base ai redditi annui.
Verrà anche stabilito un tetto massimo, oltre il quale l’assistito non dovrà corrispondere ulteriori somme ulteriori. Questo per tutelare le persone che per gravi condizioni di salute hanno molto bisogno di prestazioni sanitarie.
Per le persone che sono esenti per gravi patologie o per redditi molto bassi, non dovrebbe cambiare nulla, compresi gli ultrasessantacinquenni, i bambini con meno di 6 anni.
Chi ne paga le conseguenze
Il Governo con questa riforma prevede un incasso di un miliardo e mezzo di euro all’anno, con l’abolizione del superticket invece si prevede una perdita di mezzo miliardo.
Per ottenere questo risultato ne pagheranno le conseguenze il 20% di italiani che percepiscono i redditi medi e dovranno sopportare gli aumenti più salati.
L’aumento preciso dei nuovi Ticket saranno decisi dai tecnici. Che sono al lavoro in questi giorni per predisporre la legge di bilancio, che il Consiglio dei ministri dovrà approvare entro la prossima settimana.
Ma molto probabilmente, per questa rimodulazione richiederà più tempo, come anche ha dichiarato il ministro Speranza.
Prendendo in considerazione tutte le altre riforme programmate, il nuovo ticket potrebbe iniziare a prendere forma solo dopo l’approvazione della legge di Bilancio 2020 di dicembre.
Quando il Governo inizierà a lavorare anche per il riordino delle aliquote Irpef sulla tassazione dei redditi.