Nella ricorrenza della memoria di Santa Lucia nel calendario cattolico cristiano, a San Nicandro Garganico si rinnova la tradizione del brodetto di fave.
Secondo un racconto tradizionale di Carpino, una sera, Santa Lucia, trovandosi nei pressi di questo paese che è fra i comuni agricoli più attivi del Gargano, avvertì un profumo delicato proveniente dal camino di un’abitazione. Avvicinatasi, trovò all’interno una giovine sposina impaurita, perché un suo vitello si era smarrito e il marito era andato a cercarlo; la Santa la tranquillizzò dicendole che il marito lo aveva ritrovato, grazie al chiarore delle stelle, in un campo di fave appena spuntate e che lo stava riconducendo nella stalla. Così, la giovine, rasserenata, volle ringraziare la Santa offrendole una pietanza appena cucinata con fave in brodo. Carpino si affaccia sul lago di Varano, in cui confluiscono molte sorgenti vaporose, le cui acque si mescolano con l’aria salmastra proveniente dal mare Adriatico, facendo da concime naturale al terreno argilloso circostante, perciò le fave piantate lì crescono dolci e gustose, grazie ad un processo chimico e naturale che le rende ricche di sali minerali e di sostanze antiossidanti. Cotte o abbrustolite le fave sono molto gradevoli, nutrienti, leggere, digestive e molto adatte alla terapia antidepressiva. Col passare del tempo, Carpino è diventata famosa per le sue fave, che tutti acquistano e mangiano specialmente durante la stagione invernale. Anche a San Nicandro c’è questa usanza: le fave lesse nostrane vanno messe in ammollo la sera prima nelle acque piovane e cucinate in brodetto, condito con sale, olio e semi di finocchietto, prodotti alimentari di cui il nostro territorio è ricco e per i quali è particolarmente apprezzato.
Fra credenze popolari e magiche leggende, auguriamo buona degustazione delle fave; a tal proposito, quest’anno a San Nicandro, dopo la santa messa vespertina, ci sarà la processione col simulacro di Santa Lucia, dalla Chiesa di San Giovanni a Piazza IV Novembre, dove il parroco don Roberto De Meo impartirà la benedizione ai presenti. Al rientro della processione è previsto uno spettacolo musicale e la favata tradizionale. Intanto coltiviamo ed inculchiamo nei giovani la devozione a Santa Lucia, invocandola affinché illumini e rischiari opportunamente il cammino spirituale e la mente di ognuno.