Michele Sementino, ex sindaco di Vico del Gargano e attualmente consigliere d’opposizione, è stato vittima di un inquietante atto intimidatorio. L’11 agosto, due proiettili sono stati ritrovati sul tergicristallo della sua auto, parcheggiata proprio sotto casa sua. Questo episodio ha acceso nuovamente i riflettori sulla tensione politica presente nel comune garganico.
Un Atto Intimidatorio in Stile Mafioso
L’episodio è stato denunciato pubblicamente da Sementino durante un comizio tenuto l’8 settembre in piazza. I carabinieri stanno attualmente investigando sul caso. Michele Sementino ha dichiarato che questo atto intimidatorio è strettamente collegato alla sua attività politica di opposizione all’attuale governo cittadino, guidato da Raffaele Sciscio.
“È evidente che questo gesto è legato al mio ruolo di consigliere d’opposizione”, ha detto Sementino in una telefonata. “Durante i dieci anni in cui sono stato sindaco, non ho mai ricevuto minacce di tale gravità.” Queste dichiarazioni lasciano intendere che i temi trattati da Sementino stiano creando malcontento, anche all’interno della maggioranza.
La Reazione delle Autorità
Il sindaco di Vieste e presidente della Provincia di Foggia, Giuseppe Nobiletti, ha espresso la sua solidarietà a Sementino, condannando fermamente l’atto intimidatorio. “Desidero esprimere piena solidarietà a Michele Sementino, consigliere comunale di Vico del Gargano”, ha affermato Nobiletti. “Questo episodio rappresenta una minaccia non solo alla sua sicurezza personale, ma anche alla serenità dell’intera comunità.”
Nobiletti ha sottolineato l’importanza di restare uniti di fronte a simili atti intimidatori, indipendentemente dalle appartenenze politiche. “La nostra forza e unità sono la risposta più forte che possiamo dare a chi cerca di seminare paura e divisione”, ha aggiunto. La speranza è che la comunità, in tutte le sue componenti, sappia reagire con fermezza e coesione.
Un Clima Politico Sempre Più Teso
Questo atto intimidatorio evidenzia quanto il clima politico a Vico del Gargano sia sempre più teso. La vicenda è particolarmente preoccupante perché mette in luce un problema di sicurezza che va oltre il semplice dibattito politico. L’intimidazione attraverso gesti così violenti è un segnale che la comunità non può ignorare.