Nuovo Dpcm: stop a congressi e sport dilettanti di squadra, zone rosse nelle vie della movida. Salve per ora piscine e palestre
Il presidente Conte ha illustrato le nuove misure. Scuola, possibili turni pomeridiani. Congressi solo distanza, stop a sagre e fiere locali. I sindaci: «Coprifuoco è scaricabarile sui Comuni»
Incentivo allo smart working nella Pubblica amministrazione e possibilità per i sindaci di chiudere le vie della movida dopo le 21. Ristoranti e pub chiusi tra le 24 e le 5 del mattino. Sale gioco aperte dalle 8 alle 21. Possibili turni pomeridiani per le scuole superiori. Blocco degli sport dilettantistici di squadra. Sono alcune delle misure contenute nel Dpcm in vigore da lunedì 19 ottobre con il quale il Governo prova ad arginare la seconda ondata di contagi da coronavirus.
Il premier Giuseppe Conte le ha illustrate in una conferenza stampa: «Abbiamo appena approvato un nuovo Dpcm, frutto di un intenso dialogo con i ministri, le Regioni e il Cts. Dovrà consentirci di affrontare la nuova ondata di contagi – ha detto il premier – che sta interessando severamente l’Italia e l’Europa, non possiamo perdere tempo, dobbiamo mettere in campo misure per scongiurare un lockdown generalizzato, che potrebbe compromettere severamente l’economia».
Conte (che ha preannunciato che sarà in Parlamento «martedì o mercoledì») ha spiegato: «La strategia non è e non può essere la stessa della primavera: in questi mesi abbiamo lavorato intensamente» ha detto il premier. «Il governo c’è ma ciascuno deve fare la sua parte». Il confronto dentro l’Esecutivo, con una riunione a Palazzo Chigi di Conte con i capi delegazione della maggioranza, ha avuto momenti di tensione in particolare su due punti: la chiusura delle palestre e la scuola.
Lo scontro sulla chiusura di piscine e palestre
La chiusura di palestre e piscine era sostenuta da alcuni ministri ma non dal titolare dello Sport Vincenzo Spadafora («ci stiamo battendo affinché, in sicurezza e nel rispetto di protocollo rigidi, lo sport possa continuare il più possibile»), né dalle Regioni che hanno avuto un incontro in mattinata con l’esecutivo. «Daremo una settimana di tempo alle palestre per allinearsi ai protocolli di sicurezza» è stata la decisione annunciata da Conte nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi chiarendo però che saranno poi prese decisioni sulle chiusure per chi non rispetterà tali protocolli.
Sport di squadra dilettantistici e di base
L’attività sportiva dilettantistica di base, le scuole e l’attività formativa di avviamento relative agli sport di contatto sono consentite solo in forma individuale e non sono consentite gare e competizioni. Sono altresì sospese tutte le gare, le competizioni e le attività connesse agli sport di contatto aventi carattere ludico-amatoriale.
Scuola, ingressi modulati ed eventuali turni pomeridiani
Al centro della discussione dentro la maggioranza anche il dossier scuola: l’attività didattica ed educativa per il primo ciclo di istruzione e per i servizi educativi per l’infanzia continua a svolgersi in presenza, ma nel decreto per le cuole superiori si prevede di modulare «ulteriormente la gestione degli orari di ingresso e di uscita degli alunni, anche attraverso l’eventuale utilizzo di turni pomeridiani e disponendo che l’ingresso non avvenga in ogni caso prima delle 9». Prevista la possibilità di incrementare «il ricorso alla didattica digitale integrata che rimane complementare alla didattica in presenza». Inoltre, «le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado» nelle zone a rischio possono adottare « forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica, incrementando il ricorso alla didattica digitale integrata, che rimane complementare alla didattica in presenza».
Zone rosse in caso di rischio assembramento
Nel Dpcm si prevede che «i sindaci dispongono la chiusura al pubblico, dopo le ore 21, di vie o piazze nei centri urbani, dove si possono creare situazioni di assembramento, fatta salva la possibilità di accesso e deflusso agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private». Una misura non gradita ai sindaci: «Il governo – è la reazione del presidente dell’Anci, Antonio Decaro -, senza nemmeno affrontare il tema nelle numerose riunioni di queste ore, inserisce in un Dpcm una norma che sembra avere il solo obiettivo di scaricare sulle spalle dei sindaci la responsabilità del coprifuoco agli occhi dell’opinione pubblica».
Congressi solo a distanza, stop a sagre e fiere locali
Con le nuove misure adottate dal governo vengono vietate le sagre e le fiere di comunità. Restano consentite, invece, le manifestazioni fieristiche di carattere nazionale e internazionale e i congressi, «previa adozione di protocolli validati dal Comitato tecnico-scientifico». Inoltre «sono sospese tutte le attività convegnistiche o congressuali, ad eccezione di quelle che si svolgono con modalità a distanza»
Più smart working nella Pa e riunioni a distanza
In linea con i suggerimenti del Comitato tecnico scientifico la nuova stretta per evitare ulteriori contagi punta a incentivare nella Pubblica amministrazione un ricorso allo smart working (pari o superiore al 70%) per tutti i lavoratori, a partire da quelli pubblici non impegnati nella gestione delle emergenze. Nell’ambito delle pubbliche amministrazioni le riunioni si svolgono in modalità a distanza, salvo la sussistenza di motivate ragioni- Raccomandate anche le riunioni private in modalità a distanza.