Riceviamo e pubblichiamo:
Sono passati sette mesi dall’allarme cianobatteri che lo scorso luglio ha portato alla ribalta l’emergenza ecologica dell’ecosistema lagunare di Varano, con conseguente divieto di balneazione nel lago e nel tratto di mare lungo il litorale di Lido del Sole (Rodi Garganico FG).
Chiediamo alle Istituzioni e agli Enti preposti alla tutela e salvaguardia del lago, di rendere noto alla cittadinanza quali azioni sono state messe in campo durante questi mesi per salvarlo e se c’è una strategia coordinata di intervento, per mettere fine all’agonia della laguna. E ciò lo chiediamo anche a tutela del mare e della spiaggia di Lido del Sole dove, come registrato negli anni precedenti, inevitabilmente si riversa l’acqua del lago con conseguenze sulla balneabilità.
La laguna è “malata” e da quanto ci è dato conoscere in virtù di monitoraggi, studi e ricerche svolte, si è rilevato che la causa di questa malattia risieda nell’elevata concentrazione di nutrienti dovuta a scarichi, aggravata dal limitato scambio di acqua fra laguna e mare: probabilmente l’insabbiamento dei canali, causato dai sedimenti accumulati nei decenni alle foci di Capoiale e di Varano, impedisce il fluire dell’acqua, fondamentale per l’ossigenazione della laguna.
Chiediamo inoltre quali benefici ha apportato finora l’intervento di dragaggio effettuato ad ottobre dal Comune di Ischitella, e se tale intervento si ritiene risolutivo dal momento che non ne hanno fatto seguito altri. Durante questi mesi la laguna continua ad essere visivamente torbida e dal preoccupante colore marrone.
Lo scorso ottobre il vicepresidente della Regione Puglia Raffaele Piemontese ha affermato che per legge i soggetti responsabili del dragaggio ordinario del lago di Varano sono i Comuni e che la Regione sostiene le iniziative di tutela della laguna garantendo la disponibilità economica. Da cittadini ci poniamo dei dubbi circa l’opportunità di considerare questa situazione drammatica come ordinaria, dal momento che siamo di fronte a una vera e propria emergenza. Non sappiamo se Comuni come Ischitella, Carpino e Cagnano, abbiano messo in atto azioni sinergiche per risolvere tale situazione, ma ci domandiamo se non debba essere piuttosto la Regione a coordinare, insieme ai Comuni, un piano di intervento più ampio e sistematico, nel quale oltre ad un’attività di dragaggio più ampia ed efficace, vengano monitorati depuratori, scarichi e tutte le attività connesse alla vita del lago.
L’ immobilismo politico rischia di determinare la morte di uno dei luoghi naturalistici più belli d’Italia, ricco di biodiversità e di cultura, con ricadute negative sul territorio, gli abitanti del luogo, le attività economiche, il turismo, il benessere del mare. Per tutti questi motivi la gente aspetta risposte e interventi concreti.
Il comitato di cittadini “Insieme per Lido del Sole”