Oggi, Manfredonia si è fermata per dire addio a Francesco Pastore, il ragazzo che tutti conoscevano come un amico, un compagno, un eroe. Quel giovane maresciallo dei Carabinieri, così pieno di vita, è stato strappato via troppo presto da noi in un tragico incidente stradale ad Eboli, insieme al suo collega Francesco Ferraro. Aveva solo 24 anni, pieni di sogni e speranze, e ora ci lascia con un vuoto nel cuore.
Ricordi e Lacrime
Ricordiamo tutti i momenti trascorsi insieme a Francesco: i sorrisi, le risate, i momenti di condivisione. Ogni lacrima che oggi cade è un tributo alla sua memoria, un modo per onorare il suo spirito gentile e altruista.
Un Addio Silenzioso
Questa mattina, nella solitudine della Cattedrale, abbiamo detto addio a Francesco. Le parole erano poche, ma i nostri cuori erano pieni di tristezza e gratitudine per aver avuto l’onore di conoscerlo. La sua assenza sarà sentita profondamente da tutti noi.
Uniti nel Dolore
Manfredonia si unisce nel dolore, avvolta dal silenzio e dal lutto. Le bandiere a mezz’asta sono un segno tangibile del nostro dolore, mentre ci stringiamo attorno alla famiglia di Francesco, offrendo il nostro sostegno e la nostra solidarietà in questo momento difficile.
La rabbia
Non mancano però sentimenti meno nobili, come la rabbia, che si fa sempre più intensa di fronte a un tragico incidente stradale che avrebbe potuto essere evitato. La vettura su cui Nancy Liliano viaggiava sabato sera era stata precedentemente sequestrata per mancanza di assicurazione, solo per essere dissequestrata pochi giorni prima il fatale incidente.
È difficile non sentire un senso di ingiustizia nel sapere che il padre di Nancy è attualmente sotto processo, ancora in primo grado, anche lui con l’accusa di omicidio stradale.
Il passato della ragazza lascia trapelare una serie di precedenti, inclusa una condanna patteggiata a tre anni per spaccio di droga.
La Procura di Salerno contesta ora alla Liliano il reato di omicidio stradale, a seguito dell’incidente che ha portato alla morte di due carabinieri e al ferimento di un altro militare e di un uomo anziano di 75 anni.
Un tragico evento causato da una catena di circostanze sfortunate, ma anche da una serie di comportamenti irresponsabili e illegali che si sono combinati in modo tragico, culminando nell’incidente fatale.