Una domenica tra gli uliveti secolari di Calenella, per una merenda pomeridiana tra le piante monumentali e per celebrare il terzo incontro di comunità verso la redazione del Piano Strategico di Recupero degli uliveti di Vico del Gargano. È questa l’iniziativa che si terrà domenica 9 giugno, dalle ore 17, nella Piana di Calenella, in località Colucci. L’evento sarà ospitato dall’Azienda Agricola Andrea Piccolo. La Merenda nell’Oliveta è organizzata dall’Associazione Nazionale Città dell’Olio, di cui Vico del Gargano è parte integrante. Tra gli ulivi secolari, oltre alla merenda, si potrà partecipare a una Lectio Magistralis del professor Salvatore Germinale, dell’Università di Foggia, incentrata su “La protezione dell’ulivo dagli insetti: strategie di controllo integrato dei fitofagi”. Saranno degustati olii extravergini d’oliva e la squisita paposcia vichese. È la prima volta che un’iniziativa così mirata mette al centro l’importanza di promuovere e preservare la nostra tradizione agricola. Il piano punta a rinvigorire l’economia locale, ma anche a preservare il paesaggio e l’ambiente, mantenendo la resilienza che ha caratterizzato i nostri uliveti nel corso dei secoli. La condivisione è essenziale poiché con questo piano, l’Amministrazione intende delineare un futuro per il nostro territorio che non può prescindere dalla sua forte e ineludibile vocazione agricola. È un piano che guarda avanti e i cui risultati non sono garantiti. La nostra agricoltura è di tipo tradizionale, strutturata sull’olivicoltura, colpita da decenni di abbandono generale che ha avuto ripercussioni sul paesaggio, sull’identità storico-culturale del nostro territorio e sulla stessa economia. Molti oliveti, a causa di questo abbandono, si sono trasformati in macchie e boscaglie, aumentando il rischio di incendi. È un problema diffuso in molte aree interne italiane e, per la Puglia, è il Gargano, a esserne particolarmente coinvolto. L’attenzione di questa Amministrazione verso tali questioni rappresenta una novità assoluta nel panorama politico-territoriale della Regione Puglia. Si tratta di un esperimento che, attraverso il recupero degli uliveti, mira a “restaurare” e potenziare i processi agricoli tradizionali che ci tramandano valori di sostenibilità economica e ambientale. Da qui la necessità di ottenere piena condivisione delle istituzioni ai suoi massimi livelli (Ente Parco Nazionale, la Provincia e la Regione).
Il recupero dei secolari uliveti di Vico del Gargano, dunque, assume un’importanza strategica poiché può stimolare processi di valorizzazione del territorio e delle sue peculiarità storico-ambientali e naturalistiche (chiese rurali, le sorgenti, costruzioni rurali, aree archeologiche, SIC). Il nostro modo di produrre olive e olio va ripensato e rimodulato alla luce dell’innovazione scientifico-tecnologica che sta trasformando l’agricoltura in ogni suo comparto. Di qui l’istituzione di un “tavolo di lavoro” costituito da studiosi e ricercatori, tra cui professori ordinari dell’Università di Foggia, che hanno già manifestato disponibilità e soprattutto interesse. Bisognerà sviluppare nuove competenze, sperimentare pratiche colturali (potature, trattamenti, ecc.) sostenibili sul piano tecnico-economico, che possono darci oli di alta qualità. Bisognerà formare anche tutti noi al consumo consapevole di questo “tesoro verde” che i nostri secolari uliveti continuano a produrre. Il nostro è un olio già fortemente identitario, premessa di grande valore commerciale, poiché proviene da uliveti secolari e potrebbe essere riconosciuto come cibo-medicina. È necessario intraprendere questa avventura con entusiasmo, interesse e partecipazione attiva di tutta la nostra comunità: operatori della filiera, associazioni, cittadini. Riteniamo che sia finito il tempo di sagre e narrazioni esclusivamente promozionali. I nostri territori hanno bisogno di cominciare a “scrivere” autentici racconti e intraprendere nuovi percorsi.