Vincenzo Marinacci, protagonista dell’aggressione al giornalista Stefano Sandrucci e alla troupe di “Mi manda Raitre” a San Nicandro Garganico lo scorso 7 novembre, ha espresso pentimento e chiesto scusa per la sua reazione violenta alle domande del giornalista.
L’aggressione avvenne mentre Sandrucci stava lavorando a un servizio sull’inchiesta dei presunti diplomi falsi per operatori sociosanitari presso l’istituto paritario di proprietà della famiglia Marinacci.
La vicenda
Vincenzo Marinacci, figlio dell’ex parlamentare ed ex sindaco del Comune garganico, risponde alle domande riguardanti il cosiddetto “diplomificio”. Marinacci senior fu coinvolto in un’inchiesta delle guardia di finanza a gennaio, che portò a misure cautelari in carcere e agli arresti domiciliari per il figlio, anche sospeso dalla carica di consigliere comunale.
Tali misure furono revocate a luglio, e ora si attende lo sviluppo delle nuove fasi processuali.
Atto di Pentimento e Scuse:
Nonostante l’aggressione documentata nel video diffuso online, giornalista e operatore non hanno sporto denuncia. Marinacci, tuttavia, ha deciso di rompere il silenzio e ha espresso pentimento per la sua condotta violenta, chiedendo pubblicamente scusa per l’episodio.
Il pentimento di Vincenzo Marinacci segna una svolta dopo l’aggressione, aprendo la porta a una possibile risoluzione pacifica dell’incidente, per il momento, senza ulteriori azioni legali da parte del giornalista e dell’operatore aggrediti.