Dobbiamo togliere le sanzioni economiche per il mancato mantenimento del diario dei luoghi visitati e delle persone incontrate in Puglia.
È il momento di recuperare la fiducia e la serenità dello stare insieme, non trasformiamo la responsabilità in una minacciosa corsa a ostacoli. Perciò ho chiesto al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, di rivedere l’ordinanza numero 245 sugli “Obblighi di segnalazione per l’ingresso delle persone fisiche in Puglia”, in vigore dallo scorso mercoledì 3 giugno, nella parte che sanziona pesantemente il mancato mantenimento, per un mese, dell’elenco dei luoghi visitati e delle persone frequentate.
Il primo weekend della Fase 3 mi ha fatto rivedere i luoghi più belli del Gargano e ritrovare comunità che, peraltro, da Vieste a Rodi Garganico, da Peschici a Vico del Gargano, da Ischitella a Carpino passando da Cagnano Varano, sono “covid free”.
È stata l’occasione per confrontarmi con amministratori, operatori turistici e turisti che, fortunatamente, hanno scelto con entusiasmo e fiducia di venire in Puglia.
Be’, dobbiamo organizzarci per rendere serena e realisticamente sostenibile la permanenza per chi, dal 3 giugno, sta raggiungendo la Puglia per ricongiungersi con familiari e amici o per fare una vacanza più o meno lunga. Invito il presidente Michele Emiliano a eliminare ogni tipo di sanzione collegata al mantenimento, per 30 giorni, di un diario su cui annotare i luoghi visitati e le persone incontrate durante il soggiorno.
Giusto chiedere di sottoscrivere l’auto-segnalazione attraverso un’agile sequenza di gesti che si possono facilmente fare con un telefonino: è utile alle autorità sanitaria sapere se un cittadino proveniente da aree del Paese che hanno conosciuto picchi molto alti di contagio sta per recarsi per una settimana o due in una località pugliese.
Ed è perfettamente comprensibile anche l’invito a collaborare con uno strumento utile alle autorità sanitarie, laddove dovesse servire nella sfortunata eventualità si sia coinvolti in un’indagine epidemiologica per il tracciamento dei contatti di un caso COVID-19.
Ma collegarlo a una sanzione amministrativa economicamente pesante, da 400 a 3.000 euro, trasmette un’idea burocratico-poliziesca che tradisce lo spirito positivo con cui, per cinque mesi, la Puglia e il suo presidente hanno saputo proporsi per la serietà, il rigore, la compostezza e l’efficienza della reazione alla crisi sanitaria e economico-sociale causata dalla pandemia.
Esattamente come abbiamo fatto per l’app ‘Immuni’, il diario o le annotazioni degli spostamenti possiamo vivamente consigliarli, senza minacciare sanzioni economiche che possono apparire odiose.