Articolo originale: https://www.garganofm.com/sannicandro-garganico-arrestato-aggressore-dei-due-carabinieri/
Riceviamo in data ordierna missiva via mail ordinaria dall’Avv.to Antonio Gabrieli , che ci chiede la rettifica dell’articolo in oggetto, in quanto ci riferisce che la persona arrestata, in realta’ non risulterebbe pregiudicata come citato nel nostro articolo, nel quale, tra l’altro, non abbiamo fatto ne’ nomi , ne’ cognomi ma indicato semplicemente una eta’.
Proprio in questi giorni, il 24.7.20 il gup Bencivenga lo ha assolto a seguito della richiesta di definire il procedimento nelle forme del rito abbreviato condizionato, rinviando invece a giudizio l’altro fratello.
Cerchiamo di ricostruire le dinamiche dei fatti, seguendo la sua mail…
L’imputato assolto il 24.7.20 è quello nei cui confronti vi erano più elementi di prova contro (l’altro fratello, per il quale si è scelto il rito ordinario, infatti, si è sempre dichiarato estraneo a tutti i fatti, non avendo rivestito parte attiva nella vicenda).
L’imputato assolto, nel corso dell’abbreviato condizionato, ha ammesso di aver tirato uno schiaffo al carabiniere senza però essere consapevole della qualifica che costui rivestiva. Alla reazione del Carabiniere di CagnanoVarano, che chiedeva rinforzi ai colleghi di Sannicandro Garganico, l’imputato fuggiva semplicemente; pertanto, la frattura riportata dall’operatore di PG era il frutto di una caduta accidentale derivata dal tentativo maldestro di rincorrere l’ imputato fuggitivo.
L’imputato giudicato con il rito abbreviato condizionato ha poi chiesto di sottoporsi a perizia psichiatrica, il cui risultato – inizialmente – è stato quello di una perfetta capacità d’intendere e di volere, con un giudizio di grave pericolosità sociale. Innanzi a tale esito negativo della perizia, la sottoscritta difesa, previo illuminanti indicazioni e suggerimenti ricevuti dalla collega avv. Giada Ficarelli, ha eccepito le incongruenze delle conclusioni del perito nominato dal Giudice, ottenendo che il Giudice disponesse una seconda perizia, nonostante l’avviso contrario del PM e dei difensori dei carabinieri che si sono costituiti parti civile.
Il secondo perito ha così ribaltato il giudizio del primo risultato peritale, riconoscendo l’imputato incapace d’intendere e di volere al momento dei fatti, con una pericolosità sociale decisamente attenuata.
Al Giudice, pertanto, non è restata altra possibilità che assolvere l’imputato che aveva scelto il rito abbreviato, disponendo la sua immediata scarcerazione, nulla riconoscendo ai carabinieri costituitisi parte civile, rinviando a giudizio il fratello che aveva scelto il rito ordinario (nel corso del quale avrà occasione di dimostrare la propria innocenza rispetto ai fatti contestati).