La prima foto è di questa mattina. Visita tanto inaspettata quanto rara stamane in porto: un giovane “diavolo di mare” di un paio di metri di lunghezza, probabilmente attirato dal plancton che le tante specie di alghe e molluschi rilasciano nella acque dove prosperano, sta girando in Porto Turistico di Rodi Garganico. Si tratta di una specie protetta ed in via di estinzione.
Vediamo di conoscere meglio la specie.
Nome comune: diavolo di mare o pesce diavolo
Nome scientifico: Mobula mobular
Il diavolo di mare è un pesce cartilagineo che presenta un corpo compresso verticalmente, due grosse pinne pettorali che somigliano a delle ali e una coda allungata. Gli occhi sono sul dorso mentre la bocca e le fessure branchiali sono sul ventre.
Diavolo di mare o manta
Il termine manta è usato, erroneamente, come altro nome per identificare la specie Mobula mobular. E’ bene sottolineare che manta e diavolo di mare non sono sinonimi ma sono nomi che indicano due animali differenti.
La specie Mobula mobular o diavolo di mare, appartiene al genere Mobula, mentre la manta della barriera corallina (Manta alfredi), la manta gigante (Manta birostris), la manta comune, sono sempre pesci cartilaginei ma appartengono al genere Manta.
In cosa differiscono i diavoli di mare (Mobula) dalle mante (Mantadiavoli di mare differiscono dalle Mante perché hanno la bocca posta nella parte inferiore rispetto al capo e presentano denti su entrambe le mascelle. La manta, invece, presenta la bocca posta frontalmente al capo.
Alcuni esemplari del genere Mobula, come il diavolo di mare Mobula mobular, sono provvisti di un aculeo velenifero caudale, caratteristica del tutto assente nelle mante.
In più vi sono differenze anche a livello di distribuzione e habitat: la manta non vive nel Mediterraneo, al massimo si spinge fino in prossimità dello Stretto di Gibilterra, senza però entrare nel Mediterraneo. Al contrario, il diavolo di mare vive nelle nostre acque e può raggiungere una dimensione massima di 5,2 metri.
Le femmine danno alla luce un unico esemplare che, alla nascita, vede una dimensione di 160 cm.
Questa specie è diffusa nel Mar Mediterraneo, nell’Atlantico (centro orientale e nord orientale), Mar Nero, a largo delle coste irlandesi fino al Portogallo meridionale, comprese le isole Canarie e Azzorre. Preferisce nuotare in acque molto profonde e piccoli gruppi di diavoli di mare sono stati osservati scendere a profondità di migliaia di metri, dove le temperature sono molto rigide e non arriva la luce.
Oggi, accompagnati dal Presidente del Parco Nazionale del Gargano Pasquale Pazienza, Donatella Bianchi e la troupe di Linea Blu stanno girando una puntata sul mare del Gargano.
È una bellissima occasione per far conoscere la costa dell’alta Puglia al grande pubblico e, questa visita eccezionale è l’ennesima prova che le nostre acque sono ottime. Il “diavolo di mare” è un buon segno quindi che qualifica sia le acque del porto che quelle delle spiagge di Rodi Garganico.
Una presenza che contribuirà alla conferma della bandiera blu per il 2023.
Il vessillo FEE sventola sulle nostre banchine fin dal 2018, primo anno della gestione di Meridiana Orientale srl del porto.
Ufficio stampa Porto Turistico di Rodi Garganico