Il tavolo, presieduto dal Capo di Gabinetto del Prefetto, dott. Angelo Caccavone, ha inteso acquisire informazioni dai vari enti interessati della risoluzione del problema (principalmente Regione Puglia, Parco Nazionale del Gargano, ATC e ASL) sulle azioni sinora poste in essere.
L’elemento di maggior rilievo emerso è che l’attesissimo (autorizzata 365 giorni all’anno), redatto in bozza dalla Facoltà di Biologia dell’Università di Bari e corredato dal parere del Comitato Tecnico Faunistico-Venatorio pugliese, è finalmente approdato in Giunta regionale e sarà approvato in settimana prossima.
I tecnici della Regione Puglia hanno prospettato la possibilità che la caccia di selezione cominci già dal prossimo agosto.
Intanto, la Regione Puglia, che a marzo ha varato il (circa 400 cacciatori di selezione), ha pubblicato il bando per una polizza assicurativa per i risarcimenti dei danni e ha approvato una delibera per modificare l’iter di negoziazione assistita e, quindi, velocizzare le pratiche di risarcimento.
L’ATC sta predisponendo le prime bozze di zonizzazione del Gargano, per quanto concerne le aree fuori Parco, finalizzate alla .
Fondamentali anche i centri di raccolta delle carcasse, individuati da ATC a Roseto Valfortore e Carpino, mentre si sta lavorando anche su San Nicandro Garganico e Monte Sant’Angelo: essi permetteranno ai veterinari ASL una più agevole e sicura attività di controllo delle carni prima della eventuale commercializzazione.
Il Parco Nazionale del Gargano, infine, ha annunciato che in settimana prossima pubblicherà il ‘ : il corso prevede una specializzazione ulteriore rispetto ai selecontrollori regionali e un abbattimento notevole dei costi per chi parteciperà alle lezioni.
I Sindaci, unitamente alla Prefettura, hanno chiesto di accelerare i tempi e di avere maggiori concretezze, atteso che nel corso dell’ultimo anno la popolazione di ungulati è visibilmente aumentata, insidiando continuamente la sicurezza stradale e le periferie, oltre a distruggere decine di ettari di leguminose, graminacee e ortaggi.
I Comuni, infine, potranno segnalare direttamente a Regione Puglia, Parco del Gargano e ATC le zone abitudinarie di avvistamento, al fine di contribuire ad accertare la popolazione reale di cinghiali sul territorio e permettere ad ATC e Parco una zonizzazione puntuale delle aree da destinare agli abbattimenti selettivi e collettivi.