LA DECISIONE SPIEGATA DAL SINDACO COSTANTINO CIAVARELLA
SAN NICANDRO GARGANICO. L’amministrazione comunale di San Nicandro Garganico ha messo a disposizione 70 mila euro per le famiglie in difficoltà del paese.
La somma servirà per supportare le famiglie in difficoltà e sarà destinata all’acquisto di beni prima necessità.
Sono ben 700 le famiglie individuate, destinatarie del sussidio per dare un concreto aiuto soprattutto in concomitanza con le festività natalizie.
L’iniziativa adottata dal Comune è stata spiegata dal sindaco Costantino Ciavarella. «Considerato il periodo difficile che stiamo attraversando» ha detto il primo cittadino di San Nicandro Garganico «abbiamo deciso di
utilizzare soltanto una parte delle risorse destinate agli eventi natalizi, facendo installare delle luminarie per ravvivare le vie del centro con una sobria e semplice illuminazione, senza il tradizionale albero la cui ac-
censione è pure molto sentita e partecipata da tutta la comunità.
Ma non potendo organizzare la consueta festa dei bambini e per evitare possibili assembramenti, abbiamo ritenuto opportuno rinviare questo rituale». Le somme previste per l’albero, sono state invece utilizzate per
l’acquisto di giochi didattici ed educativi da donare a tutte le scuole per l’Infanzia di San Nicandro Garganico al fine di lasciare ai piccoli qualcosa di
utile che potesse rimanere nel tempo.
«Vista la situazione, abbiamo dovuto pensare a un Natale più intimo e raccolto» ha concluso il sindaco Ciavarella «caratterizzato da sempli-
cità e solidarietà. Tante famiglie della nostra città sono state colpite da gravi perdite e da disagi economici a causa della pandemia da corona virus, riceviamo richieste di aiuto da parte di numerosi cittadini che alla preoccupazione per l’aspetto sanitario aggiungono anche quello di carattere strettamente economico.
Il Natale sarà nelle nostre case, inteso come comunità, come città, come famiglia; torniamo alla dimensione del vicinato, del sostegno, dalla cena con i prodotti tradizionali del territorio, all’acquisto dei regali nei negozi di
quartiere».
Antonio Villani – La Gazzetta del Mezzogiorno