Il nuovo singolo di Tej, intitolato “Un giorno”, è una riflessione intensa e personale sulla fine di una relazione e sul processo di liberazione da un amore che non funziona.
Gian Paolo Paragone, si fa carico di esplorare emozioni profonde e universali con un suono che fonde pop e rock, rivelando una maturità artistica che va oltre la semplice composizione musicale.
Con la collaborazione di Christian Campagna, che ha aggiunto il suo tocco distintivo con un assolo di chitarra elettrica, il brano trasmette una forza emotiva che si distingue per la sua autenticità.
La traccia inizia con un’atmosfera riflessiva, in cui il protagonista si trova a fare i conti con la solitudine e la nostalgia. “C’era un giorno che mi sentivo sconsolato sul divano” – le prime parole di “Un giorno” ci introducono subito nel cuore del brano, dipingendo l’immagine di un momento di sconforto, dove il protagonista si trova a ripercorrere la propria vita passata, stretta tra i ricordi di un amore ormai perduto.
Questa apertura è potente, ed è il punto di partenza per una narrazione che esplora le difficoltà del lasciar andare, come suggerito dal “vecchio saggio” che invita a “lasciare andare tutto ciò che ti turba”.
L’aspetto tecnico del brano è affascinante, con una melodia che cresce in intensità, accompagnata da un arrangiamento che gioca su dinamiche sottili tra chitarra e basso. L’intervento di Campagna, con il suo assolo di chitarra elettrica, aggiunge quel tocco di energia che simboleggia il passaggio da una fase di introspezione alla decisione finale.
La chitarra entra come un grido liberatorio nel momento in cui il protagonista prende coraggio e decide di mettere fine alla relazione. La sua riflessione, “non può funzionare”, arriva come un atto di autoaffermazione, accompagnato da una risposta di rabbia che però sembra solo confermare la necessità di prendere questa difficile decisione.
Dal punto di vista vocale, Paragone interpreta ogni parola con una carica emotiva che colpisce. Non c’è solo melodia, ma una vera e propria espressione di conflitto interiore, evidente nel ritornello: “mi sento stretto tra i ti amo scritti in chat, non son costretto a soffrire per l’eternità”. La sua voce sembra quasi liberarsi del peso di un amore che non va, di una relazione che ormai è solo una parola, scritta ma priva di sostanza.
Nel testo, Tej gioca anche con l’idea di un amore ideale che diventa impossibile da vivere nella realtà.
Il contrasto tra l’immagine della “chat” e quella della “vita presa con mano” si fa simbolo della dicotomia tra il virtuale e il reale. La decisione finale, presa dopo il confronto, è quella di guardare avanti, verso un futuro che finalmente può essere afferrato senza rimpianti.
“Quando lo farai, fidati che non te ne pentirai” – un messaggio di speranza che si concretizza musicalmente con un crescendo strumentale che lascia intravedere la liberazione.
Un giorno è un brano che sa come entrare nell’anima dell’ascoltatore. Tej, con la sua scrittura e la sua musica, ci invita a riflettere su quanto sia difficile ma necessario lasciare andare ciò che ci trattiene nel passato, per abbracciare con coraggio il futuro.